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Maria Grazia Buccella: l’ultima maggiorata

Redazione Spazio70

Intervista di Mimmina Quirico per il Corriere della sera (1971)

«Non sono grassa, ma non sono neanche uno di quei grissini che popolano i giornali di moda e che sembrano fatti di niente», dice Maria Grazia Buccella, che alcuni definiscono «l’attrice più sexy del cinema italiano», la maggiorata fisica dei nostri giorni e perfino «Maria Grazia quanta grazia» proprio per quelle sue misure sane e italianissime: fianchi e seno 98 centimetri, vita 60, altezza 1,70, peso 54-56 chili che poi non sarebbe tanto ma diventa importante se paragonato ai 54 di una Veruschka alta 1,84 o addirittura ai 41 di una Twiggy.

«Non che quei grissini non abbiano il loro fascino; secondo me l’importante per una donna è avere il proprio peso, essere se stessa insomma», continua mentre completa il suo trucco per il film Il provinciale diretto da Luciano Salce. Il quindicesimo di una fortunata e rapidissima carriera. «Voglio dire che se una sta bene con un po’ di forme, se soprattutto ci si sente bene, sarebbe una sciocca a volerle eliminare magari soffrendo la fame e rischiando di ammalarsi. E poi anche la moda mi sembra stia ritornando verso questo tipo di donna».

«IL MEDICO MI ORDINÒ DI FARE MOLTO SPORT»

Veri e propri problemi di peso lei non ne ha mai avuti — «soltanto se superassi il mio peso attuale incomincerei a preoccuparmi» — ma a quanto pare non teme questo rischio visto che ieri sera ha mangiato ben due piatti di penne all’arrabbiata e qualche etto di «frappe». Anzi, quando era bambina la chiamavano «Pittu» perché Maria Grazia avrebbe stonato per quella specie di diavolo scatenato di maschiaccio che giocava al calcio e alla boxe, faceva disperare i genitori; secca, delicata e a sentir lei perfino rachitica. «Per guarirmi il medico mi ordinò di fare molto sport. “Intanto aspettiamo i quindici anni — disse ai miei — allora o le passerà tutto o alla prima malattia ci resterà”».

Ottima diagnosi visti i risultati. E’ stata miss Italia e candidata al titolo di miss Universo. «Allora pesavo 59 chili che in quel momento mi andavano benissimo, e non ho fatto niente per perderne qualcuno. E anche questo vorrei dire alle giovanissime, che il fisico cambia, si assesta da solo».

Soddisfatta allora di non essere un grissino?

«Soddisfattissima, ricevo montagne di lettere. Molte sono di uomini, e mi fa piacere che mi trovino di loro gradimento, sono anche vanitosa, ma molte di ragazze. Non tutte hanno la mania della carestia. Questa estate in Spagna, sarà stato il caldo, sarà stato il lavoro massacrante, a un certo punto ho perso qualche chilo: be’, un produttore spagnolo mi ha detto: “Sei tanto carina, ma io non potrei farti lavorare perché sei troppo magra”. Capito? Come dire che Maria Grazia Buccella grissino, forse non sarebbe mai diventata Maria Grazia Buccella».