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L’ascesa di Gerry Adams in seno all’IRA, l’Esercito repubblicano irlandese

Redazione Spazio70

La spiegazione della leadership di Adams sta molto probabilmente in qualità diverse dal puro e semplice militarismo, prima fra tutte l'abilità politico-strategica e una certa dose di risolutezza

Nei mesi successivi alla scissione tra la cosiddetta «Official IRA» – di tendenze socialiste, guidata da Cathal Goulding – e la «Provisional IRA» – segmento del cosiddetto «Esercito repubblicano irlandese» più decisamente schierato per il proseguimento della lotta armata contro la presenza britannica in Irlanda del Nord – praticamente tutta la famiglia del futuro leader Gerry Adams si schiera con i Provisionals. Solo una sorella, Margaret, il cui marito fa parte dell’Official Ira, si rifiuta mentre il padre, la madre e tutti i parenti di Adams giurano la propria fedeltà alla «Fenice rinata».

«NON HO MAI INCONTRATO NESSUNO CHE SIA STATO COINVOLTO IN UNA OPERAZIONE CON LUI»

La posizione del giovane Gerry, all’alba degli anni Settanta, lascia presagire una rapida e fortunata carriera all’interno della nuova organizzazione. Nel 1969, al tempo della scissione dai marxisti ritenuti troppo morbidi nell’approccio verso i protestanti e l’esercito britannico, non ci sono più di cinquanta membri dell’IRA in tutta Belfast. Molti di questi non possono vantare né la gioventù né tanto meno l’intelligenza politica di Adams: se numerosi capi dell’IRA sono saliti negli anni di grado in virtù della loro fama di «operativi», l’ascesa di Adams si sviluppa secondo trame diverse.

Su di lui non esistono prove che abbia sparato un solo colpo contro gli inglesi o i loro alleati locali. «Non ho mai incontrato nessuno che sia stato coinvolto in una operazione con lui», racconta un vecchio militante. «Normalmente si sente dire dalla gente che Tizio è un operativo molto determinato e Caio un disastro e così via, ma niente del genere si è mai sentito riguardo ad Adams. Non ha mai partecipato a una rapina, non è mai stato in un gruppo di fuoco, in una operazione dinamitarda, o in qualcosa di simile».

La spiegazione della leadership di Adams sta molto probabilmente in altre qualità, prima fra tutte una certa abilità politico-strategica e una certa dose di risolutezza. Una delle prime opportunità di mostrare queste doti arriva durante gli scontri della Pasqua del 1970. Il nuovo comandante dei Provisionals di Belfast, Billy McKee, è un cattolico praticante che ha dedicato la sua vita alla causa repubblicana. Come molti altri conservatori, McKee aveva lasciato l’IRA di Goulding salvo poi farci ritorno durante gli scontri tra cattolici e protestanti dell’agosto 1969. Divenuto il primo comandante del Secondo Battaglione, dopo la scissione dalla componente marxista dell’IRA, McKee prenderà presto il comando dell’intera Brigata Belfast.

«ADAMS? VOLEVA RADICALIZZARE LA GENTE COMUNE»

Per approfondire: «La storia segreta dell’Ira», del giornalista Ed Moloney (Dalai editore)

Profondamente segnato dal fallimento dell’IRA nella difesa delle aree cattoliche nell’estate 1969, McKee si dimostra ben presto deciso a far sì che i Provisionals pongano rimedio a quell’errore secondo un militarismo molto lontano dall’approccio più marcatamente politico della Official IRA di Goulding. Quando nella primavera del 1970 divampano gli scontri nel quartiere cattolico di Bullymurphy, McKee ordina a una unità della Compagnia D, della parte bassa di Falls Road, di recarsi lì per affrontare l’esercito inglese. Il piano viene però scoperto e neutralizzato da Adams che quasi sequestra gli uomini di McKee.

Come ricorda un militante dell’IRA rimasto impressionato dal primo incontro con il capo di Bullymurphy, «Adams sistemò tutti in una casa e non fece uscire nessuno. Rimanemmo lì a sedere con le nostre armi allineate contro la parete. McKee voleva uno scontro a fuoco, ma Adams voleva che la gente comune venisse coinvolta negli scontri così da uscirne radicalizzata. Ciò mi colpì. Dava l’impressione di essere molto competente e capace: sapeva di cosa stava parlando».

Le previsioni di Adams si riveleranno esatte. In quattro giorni di scontri, gli abitanti di Belfast Ovest coinvolti saranno migliaia. Se l’IRA avesse aperto il fuoco durante il primo giorno, i tumulti si sarebbero probabilmente acquietati in poche ore e sarebbero certamente terminati con la sconfitta a opera del superiore potere di fuoco inglese con una comunità cattolica, a Bullymurphy, meno coinvolta e incline a prendere le armi.

I repubblicani di Bullymurphy si troveranno nel mezzo della lotta anche nella successiva estate del 1970, senza mai fare ricorso ai propri depositi di armi. Le sollecitazioni provenienti dai quadri direttivi della Brigata Belfast, tendenti a favorire qualche azione armata, si infrangeranno contro la risolutezza di un Adams deciso a radicalizzare la propria gente.

La strategia si rivelerà efficace anche se spietata. Durante i lunghi mesi di tumulti, centinaia di persone verranno ferite, arrestate o imprigionate senza contare gli intossicati dal gas CS. Il risultato di tutto questo saranno centinaia di nuove reclute per l’IRA, in massima parte giovani in cerca di vendetta contro i soldati britannici: molti di loro finiranno in prigione, altri in un prematuro sepolcro.

Le conseguenze della radicalizzazione della popolazione di Belfast Ovest dureranno a lungo come ricordato dallo stesso Adams anni dopo: «Ogni uomo, donna o bambino, venne coinvolto. Nessuno sparò un solo colpo, ma per mesi l’esercito inglese vide l’inferno. Le donne umiliavano e demoralizzavano i soldati. I ragazzi non davano loro tregua. L’intera comunità era organizzata in comitati di strada, cosicché si aveva una sorte di ragnatela di coordinamento».

Già nel 1970, Bullymurphy diventa insomma il quartiere della capitale nordirlandese più radicalizzato e militante: la sua unità dell’IRA renderà il Secondo Battaglione il più attivo e feroce della Brigata Belfast. Quando la guerra condotta dall’IRA si intensificherà nei mesi successivi, il comando della Brigata Belfast si affiderà con forza a figure provenienti dal Secondo Battaglione. Ed è proprio così che per Gerry Adams si aprirà la strada verso il vertice dell’IRA.