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«Da anni riempiono l’Italia di chiacchiere». Il duro giudizio dell’Unità sui radicali

Redazione Spazio70

«Pannella e Bonino? Il loro è stato solo un varietà, come quello di chi sta davanti a un piatto di spaghetti e non li mangia per far credere che lo si voglia costringere al digiuno»

Giovedì 18 maggio 1978. I radicali Emma Bonino, Marco Pannella, Mauro Mellini e Gianfranco Spadaccia restano in totale silenzio per 25 minuti dinnanzi alle telecamere del programma «Tribuna dei referendum», in onda alle 20.50 sul Primo canale. Al termine della trasmissione Emma Bonino si toglie il bavaglio e afferma: «Credo che questi 25 minuti vi saranno sembrati un’eternità. D’altronde è un anno che abbiamo raccolto le firme per il referendum e questo anno senza assoluta informazione su questi temi che sono stati oggetto del referendum, è sembrata un’eternità non solo a noi ma crediamo anche a voi tutti. Sta adesso a voi pretendere di togliere questo bavaglio. Pretendere che ci sia una campagna d’informazione serie e onesta su queste leggi su cui sarete chiamati a votare».

«NESSUNO PARLA E CIANCIA QUANTO LORO»

L’indomani il quotidiano «L’Unità» critica aspramente l’iniziativa dei radicali con il seguente trafiletto: «Ha preso il via ieri sera un nuovo varietà televisivo: protagonista Pannella e soci, imbavagliatisi a fungere da monoscopio perché, secondo loro, il regime non li lascerebbe parlare. Imbavagliati, i radicali? Da anni riempiono l’Italia e il mondo delle loro chiacchiere, liberamente, com’è giusto. Nessuno parla, ciarla, ciancia, blatera più di loro in parlamento, nelle piazze, nelle strade, fin negli anfratti più riposti. Se si mettessero insieme i nastri dei discorsi di Pannella, Spadaccia, Bonino ecc. non basterebbe l’Empire State Building a contenerli. Detto questo, nulla ci è sembrato più ridicolo di quei finti bavagli. Era come assistere allo spettacolo di qualcuno che sta davanti a un piatto di spaghetti e non li mangia per far credere che lo si vuol costringere al digiuno. Per qualche comico di terz’ordine andrebbe anche bene».