logo Spazio70

Benvenuto sul nuovo sito di Spazio 70

Qui potrai trovare una vasta rassegna di materiali aventi ad oggetto uno dei periodi più interessanti della recente storia repubblicana, quello compreso tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta del secolo scorso.
Il sito comprende sei aree tematiche e ben ventidue sottocategorie con centinaia di pezzi su anni di piombo, strategia della tensione, vicende e personaggi più o meno misconosciuti di un’epoca soltanto apparentemente lontana. Per rinfrescare la memoria di chi c’era e far capire a chi era troppo giovane o non era ancora nato.
Buona lettura e non dimenticare di iscriverti sulla «newsletter» posta alla base del sito. Lasciando un tuo recapito mail avrai la possibilità di essere costantemente informato sulle novità di questo sito e i progetti editoriali di Spazio 70.

Buona Navigazione!

Angelo Gallo, il calabrese che tirò le orecchie a Fanfani

Redazione Spazio70

Gallo, consigliere comunale di Acri (Cs), spiegherà più volte il suo gesto come una protesta verso la sordità di Fanfani per i problemi del Sud

Il militante democristiano Angelo Gallo sorprende Fanfani alle spalle e gli somministra una vigorosa tirata d’orecchi

Roma, chiesa del Gesù, 9 maggio 1979, primo anniversario della morte di Aldo Moro: a pochi passi dalla storica sede della Democrazia cristiana il militante Angelo Gallo si avvicina alle spalle del presidente del Senato Amintore Fanfani e inizia a tirargli le orecchie in segno di protesta per l’inerzia dei politici rispetto ai problemi del lavoro. Lina Perrotta, vedova di Gallo«La tirata d’orecchie? Che bel gesto! Appesa in camera da pranzo abbiamo ancora quella foto: ne abbiamo fatto fare un poster gigante e lo abbiamo incorniciato come un quadro. La sua fu un’azione di protesta, perché vedeva che non si faceva niente per i giovani, per il loro lavoro. Lui si arrabbiava per queste cose, perché voleva che tutti lavorassero, avessero di che mangiare e vestirsi, potessero farsi una famiglia e costruirsi una casa. Era davvero un uomo saggio, mio marito. Questo lo posso dire ad alta voce: saggio e buono. Lui ha fatto quel gesto con piacere, perché non gli davano retta. Lo ha fatto per l’ideale in cui credeva: di aiutare i giovani, i calabresi, tutto il popolo. Era un vero democratico cristiano, lui. Ed è stato sempre contento di quello che ha fatto» [1]

UNA CARRIERA BRUCIATA

La «moderata» reazione de La Stampa

Angelo Gallo, consigliere comunale di Acri (Cs), aveva più volte spiegato il suo gesto come una protesta verso la sordità di Fanfani per i problemi del Sud: «Gli chiedemmo più volte interventi incisivi per il Meridione; lui, però, era rimasto sempre sordo alle mie richieste». Negli ambienti vicini a Fanfani si è sospettato che quello di Gallo sia stato un gesto concordato con gli avversari di partito dell’ex presidente del Senato. E in questo senso non sarebbe stata casuale la presenza del fotografo in quel momento proprio accanto a Fanfani. [2]

Dell’accaduto, ci sarebbero altre due versioni: la tirata d’orecchi a Fanfani sarebbe servita a denunciare una eccessiva acquiescenza della Dc verso i comunisti e soprattutto la necessità di rifondare il partito «per non morire» 

Michele Gallo, figlio di Angelo«La sua carriera politica fu bruciata da quel gesto». La tirata d’orecchie a Fanfani costò al focoso militante Dc anche una settimana di galera: Gallo fu poi prosciolto da ogni accusa [3]

Le foto vennero scattate da Angelo Palma [4]

Fonti: [1] Adnkronos, 3 febbraio 2008, «Fanfani: il perché di quella tirata d’orecchie, parla la vedova Gallo», [2] Thisisacri.it, «Lo sapevate che?», [3] Repubblica, archivio, 18 maggio 1997, «Addio all’aggressore di Fanfani», [4] Oliviero Beha blog, 29 maggio 2003, «Uno storico atto di rimprovero politico»